Le grandi invasioni barbariche
L'ultima grande invasione barbarica si ha nel VI secolo avanti Cristo: si dice che scesero i "GALLI"
(Celti), attraverso le Alpi Occidentali, al tempo dei re romani Tarquinii.
I vincitori si mescolarono con i vinti modificando reciprocamente abitudini e costumi e, dando luogo ad un nuovo popolo di guerrieri indomiti e robusti. I Romani chiamarono "Galli Cisalpini" gli abitanti della Liguria, del Piemonte e della Lombardia ed "Insubri" gli abitanti del territorio compreso tra il Ticino e l'Adda.
Dopo circa due secoli di presenza , i Galli ebbero i primi contatti con Roma, per essere corsi in aiuto degli Etruschi (397 a.c.), ed in seguito - con Brenno - nel 391 a.c. (famoso il "Vae Victis').
Roma decise di dar loro guerra e li assoggettò (282 a.c.).
Sognando di riprendersi piena libertà, si unirono ad Annibale quando questi scese contro Roma nella seconda guerra punica.
Poiché Roma uscì vittoriosa, decise di sottomettere pienamente i Galli, ma la loro conquista avvenne in più riprese.