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Il Medioevo

Alla fine dell'VIII secolo, Carlo Magno scese in Italia a difesa dei papa e sconfisse i Longobardi guidati dal re Desiderio, mettendo fine al loro dominio.

La suddivisione della Lombardia da parte di Carlo Magno in 14 contadi, assegnava questa terra al Contado del Seprio (a sua volta suddiviso in Pievi) ed alla Pieve di Appiano Gentile - a cui apparteniamo - e della quale nel secolo IX avremo le prime memorie storiche.

Si trattava di una Pieve della Diocesi Milanese, sorta precedentemente alla metà dei VI secolo d.C. . Credo rivesta una certa importanza una antica sentenza che testimonia la presenza a Figliaro di

un giudice imperiale nell'epoca dell'imperatore Federico I° il Barbarossa: si trattava del Marchese Rodolfo .

Risale all'anno 1155 ed e' il documento più antico finora ritrovato.

Un secondo documento antico, ove compare un personaggio di questa terra, è rappresentato da un

atto di compravendita, in cui compare un certo notaio Respino da Figliaro: risale al 20 maggio 1205.

Nel 1287 Ottone Visconti ordinò la distruzione di Castelseprio, signoria dei Torriani, e dei maggiori

centri dei contado, facendo proprio il territorio che passò al dominio milanese.

Quanto a Beregazzo, troviamo la prima testimonianza documentata in un elenco di pergamene dei
Comune di Milano (n. 2340, voi. VII).

In questo documento - dell' 8 ottobre 1308 - compare un notaio Obizone de Beregatio q. Giacomo. Un altro documento significativo è costituito dal "Liber Notitiae Sanctorum Mediolani" del 1289 scritto da Gotofredo da Bussero, cappellano di Rovello, che elenca - tra le 44 chiese della Pieve di Appiano -

in plebe Appiani loco Filiaro ecclesia S. Remigii... .

Dal Liber Notitiae (1300) risultano esistere a Beregazzo chiesa di S. Pietro e a Figliaro la chiesa di
S. Remigio.

Nel Notitiae Cleri (1398), invece, nell'elenco delle "Cappellanie supradicte plebis (Appiani)" non si parla di Beregazzo e a Figliaro viene indicata la chiesa di S. Romerii .
L'Arcivescovo Carlo Gabriele Sforza visitò Lunedì 21 luglio 1455 (sez. X- ASCAM) la Pieve di Appiano e tra l'altro, elenca:

Beregazzo:
Capella sancti Petri de Beregazio, valoris modiorum X Illl, per presbiterum lohannem de Ruschonibus predictum.

Figliaro:
Ecclesia sancti Remigii de Fictiliario, valoris modiorum X et fiorenorum Illl, vacans.

Figliaro:
Ecclesia sancti de Fictiliario, valoris starorum 11 misturae (miscela di frumento, segale, miglio),
vacans, possidetur per commune (proprietà del Comune).

Nel mese di novembre 1535 muore il Duca Francesco II° e così si spegne la famiglia Sforza.
Nel 1559 - grazie alla mediazione di Papa Paolo IV° - tra i belligeranti si stipula la pace di Chateau Chambray. Con tale documento, la Francia rinuncia ad ogni rivendicazione su Milano, Napoli, Sicilia, e
restituisce il Piemonte ai Duchi di Savoia.

Inizia così un lungo ed estenuante dominio spagnolo sull'Italia e su Milano in particolare. II 12 maggio 1564, San Carlo è nominato Arcivescovo di Milano.
Con il Suo avvento alla guida della diocesi, venne compilato il Liber Seminari Mediolanensis , che elencava lo stato della diocesi, nell'epoca precedente il riordino che portò a molte soppressioni e unioni dei benefici, riordino al quale fu interessata anche la parrocchia di Beregazzo.

Negli anni che separano dall'inizio della dominazione austriaca, il territorio fu dominio degli spagnoli, che concessero alcuni paesi in feudo dapprima alla famiglia Del Rio Noriega e in seguito, dal 1675 ai Conti Castiglioni. Successivamente, l'Imperatrice Maria Teresa d'Austria lo concesse agli Imbonati e, dal 1714 al 1739 al Conte Carlo Litta.

Nel 1796 l'Imperatore Giuseppe ll° abolì tutti i feudi, con tutte le relative prerogative.

Dalla "Storia di Como e Provincia”, nell'elenco dei beni dell'Amministrazione di Manomorta, espropriati da Napoleone, risultano esserci, in Beregazzo con Figliaro, i possedimenti dei conventi delle Monache di San Colombano di Como e dei Gesuiti di Como .